Fondazioni condominiali: come funziona la ripartizione delle spese

Rispondiamo ad un quesito utile per comprendere chi e in che misura paga le spese necessarie per interventi manutentivi riguardanti le fondazioni condominiali.

Per prima cosa, è necessario capire con chiarezza che cosa si debba intendere per fondazioni.

Cosa sono le fondazioni?

Le fondazioni condominiali, chiamate anche fondamenta, rappresentano quella componente del manufatto edile su cui si poggia l’intero edificio.

Le tipologie di fondamenta

Esistono poi diverse tipologie di fondazioni, che cambiano a seconda della tipologia di costruzione, così come della conformazione e consistenza del suolo:

  • Diritte continue (ordinarie, a platea, a travi rovesce);
  • Diritte discontinue (a plinti);
  • Indirette (a diaframmi, a pali, a pozzi).

L’art. 1117 del Codice Civile, afferma che le fondazioni condominiali sono PARTI COMUNI del condominio.

E’ opportuno differenziare il suolo dalle fondamenta: il suolo è la parte del terreno sul quale tali fondazioni poggiano.

Non è da intendersi come piano di campagna ma come superficie di infissione delle predette strutture portanti dell’edificio.

La ripartizione delle spese per le fondazioni condominiali

Chiarita la nozione di fondazioni, è utile valutare la loro proprietà.

Poco fa abbiamo detto appunto che le norme del codice civile in materia di condominio, comprendono tra le parti comuni proprio le fondazioni dell’edificio.

Dal momento che anch’esse sono PARTI COMUNI del condominio, è utile considerare le modalità di ripartizione della spesa.

Per farlo bisogna guardare la composizione del condominio e ai soggetti coinvolti.

Le fondazioni sono di tutti quei condòmini su cui poggia la relativa proprietà.

Nel caso esistano due edifici costituenti un unico condominio e ognuno ha le proprie fondazioni, ciascuno dei condòmini sarà tenuto a partecipare alle spese riguardanti solamente le fondazioni dell’edificio di riferimento.

Spese per la conservazione

Le spese riguardanti le fondazioni condominiali sono considerate finalizzare ad interventi per la conservazione delle medesime.

Le spese per la conservazione delle fondazioni condominiali consentono il mantenimento del valore capitale del bene oltre che a fattori di sicurezza e stabilità.

Salvo differente accordo tra i condòmini, le spese inerenti le fondazioni condominiali, debbono essere ripartite tra tutti i condòmini secondo i millesimi di proprietà.

La ripartizione delle spese condominiali

Il criterio di ripartizione delle spese condominiali è, in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascun condomino, liberamente derogabile per convenzione (regolamento contrattuale di condominio).

Qualora non si possa fare riferimento ad una tabella millesimale approvata da tutti i condomini, il condomino non può sottrarsi al pagamento della quota, spettando al giudice di stabilire se la pretesa del condominio nei confronti del singolo condomino sia conforme ai criteri di ripartizione che, con riguardo ai valori delle singole quote di proprietà sono stabiliti dalla legge, determinando egli stesso in via incidentale, i valori di piano o di porzioni di piano espressi in millesimi.

Per maggiori informazioni riguardo alle fondazioni condominiali e alla sua ripartizione di spese, Studio Alberto Ferrari amministrazioni condominiali, il punto di riferimento nella provincia di Rovigo, è a tua disposizione!

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