Le norme sulla casa del 2016

Siamo quasi alla fine dell’anno, in questo articolo vogliamo approfondire come, con l’entrata in vigore dell’ultima legge di stabilita’ e di altri provvedimenti approvati nei primi mesi dell’anno, il 2016 ha visto l’introduzione di molte importanti norme sulla casa che di seguito vogliamo riassumervi.

Abolizione della Tasi sulla prima casa

Secondo la norma, sono escluse dal pagamento della Tasi le unita’ immobiliari destinate ad abitazione principale (e relative pertinenze), tranne quelle “di lusso” (categorie A/1, A/8 e A/9). L’esenzione vale sia per il possessore che per l’utilizzatore (nel caso in cui quest’ultimo sia diverso dal possessore, ad esempio l’inquilino).

Per l’utilizzatore la Tasi non e’ piu’ dovuta solo se rappresenta per questi abitazione principale, mentre resta comunque dovuta l’imposta a carico del possessore, nella misura stabilita dal Comune.

Una nuova disciplina per i comodati 

E’ abrogata la disposizione che permetteva ai Comuni di considerare come abitazione principale le unita’ immobiliari date in comodato a parenti. Dal 2016 queste abitazioni sono soggette ad aliquota ordinaria ma, rispettando determinate condizioni, possono beneficiare di una riduzione del 50% della base imponibile sia per l’Imu che per la Tasi. La suddetta riduzione viene riconosciuta per gli immobili non di lusso concessi in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado (genitori/figli) che li usano come abitazione principale.

Agevolazioni per gli affitti a canone concordato

E’ prevista una riduzione del 25% delle aliquote Imu e Tasi deliberate dai Comuni per chi stipula (o ha gia’ stipulato) un contratto di locazione a canone concordato.

Ampliato l’accesso alle agevolazioni “prima casa”

Il proprietario di un immobile che abbia gia’ usufruito delle agevolazioni “prima casa” al momento dell’acquisto, qualora decidesse di cambiare casa comprandone una nuova puo’ nuovamente applicare gli sconti fiscali a condizione che il vecchio immobile venga ceduto entro un anno dal rogito.

Detrazione dall’Irpef dell’Iva pagata sull’acquisto di immobili di classe A o B

Viene introdotta una nuova detrazione IRPEF pari al 50% dell’Iva dovuta sull’acquisto di unita’ immobiliari a destinazione residenziale di classe energetica A o B, se cedute dalle imprese che le hanno costruite (quindi solo per abitazioni di nuova costruzione).

Tutto questo vale solo per gli atti stipulati nel corso del 2016. Il 50% dell’Iva potra’ essere portato in detrazione dall’Irpef in 10 quote annuali costanti, nell’anno di sostenimento della spesa e nei nove periodi d’imposta successivi.

Leasing agevolato per l’acquisto o la costruzione della prima casa

Viene agevolato il ricorso al contratto di leasing per l’acquisto della “prima casa”, come alternativa al tradizionale mutuo. Infatti e’ prevista, per i periodi d’imposta dal 2016 al 2020, una detrazione IRPEF per i giovani che all’atto di stipula del contratto di leasing abbiano un’eta’ inferiore a 35 anni, un reddito complessivo non superiore a 55.000€ e non siano titolari di diritti di proprieta’ su altri immobili a destinazione abitativa.

La detrazione e’ pari al 19% su un ammontare massimo di canoni annuali di 8.000€, e su un ammontare di riscatto massimo di 20.000€. Per i soggetti di eta’ pari o superiore a 35 anni, la detrazione spetta, alle stesse condizioni, su importi ridotti della meta’ (cioe’ su un importo massimo di 4.000€ per i canoni e 10.000€ per il riscatto).

Spese per il recupero edilizio e per l’acquisto di mobili 

E’ prorogata al 31/12/2016 la detrazione IRPEF del 50% sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio, con un limite massimo di spesa di 96.000€ per unita’ immobiliare. Dal 1° gennaio 2017, in mancanza di ulteriori proroghe, l’agevolazione continuera’ a operare nella misura ordinaria del 36%.

Stessa proroga fino al 31/12/2016 anche per il bonus del 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici utilizzati per arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione.

Spese per la riqualificazione energetica

Anche la detrazione del 65% sugli interventi per il risparmio energetico degli edifici e’ prorogata fino al 31/12/2016. A meno di ulteriori proroghe, dal 2017 gli interventi per il risparmio energetico potranno beneficiare solo del bonus del 36%.

Il pignoramento scatta se non si pagano 18 rate del mutuo 

Il 4 maggio 2016 e’ entrato in vigore il cosiddetto “decreto mutui” che prevede che in caso di mancato pagamento di 18 rate, anche non consecutive, del mutuo, il debitore diventi inadempiente nei confronti della banca la quale puo’ richiedere il pignoramento della casa. In tale ipotesi la banca potra’ procedere alla vendita diretta dell’abitazione, senza bisogno di rivolgersi al giudice e indire l’asta giudiziaria.

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