Pulizie condominiali: un “problema” di moda

Tra i più svariati argomenti di cui è possibile discutere in un condominio, le pulizie condominiali sono un “problema” molto di moda e spesso trattato.

Spesso infatti, in un condominio per poter risparmiare sulle spese mensili, si opta per delle pulizie “fai da te”: una pratica assolutamente legale che non prevede ostacoli legislativi ma consente di mettere d’accordo i condomini per organizzarsi in turni di pulizia.

Ed ecco perchè le pulizie condominiali sono una questione delicata che, oltre a svariate liti, porta ad un’infruttuosa pulizia dello stabile.

Pulizie condominiali: chi decide le modalità?

Come ben saprete, non è facile vivere in un condominio, convivere con altre persone e trovare una decisione comune tra molti pareri discordanti come ad esempio:

  • Far tornare i conti;
  • Ripartire correttamente le spese;
  • Bilanci da approvare;
  • Gli oneri imprevisti;
  • Gli spazi comuni da gestire e pulire.

Fortunatamente, nel Codice Civile vi sono delle norme che regolano la gestione degli spazi comuni sopracitati, tra cui:

  • Portoni d’ingresso;
  • Le rampe di scale ed i pianerottoli;
  • La lavanderia e gli stenditoi;
  • Gli ascensori;
  • i cortili ed i portici;
  • La portineria o l’eventuale alloggio del portiere;
  • Le facciate.

Esiste l’obbligo per tutti i condomini e per tutti gli spazi, di prestare le dovute cure, compresa appunto la pulizia.

Le decisioni sulla pulizia degli spazi condominiali sono prese durante le riunioni dell’assemblea di condominio in cui si discute, si vota e si approvano le spese riguardanti tale argomento.

Decisioni prese mediante le maggioranze ordinarie, perciò quando in seconda convocazione è presente un terzo dei condomini a favore.

Solitamente si opta per una di queste tre modalità:

  • Affidare l’incarico ad una ditta di pulizie attraverso un regolare contratto;
  • Incaricare una persona (anche del condominio), di fare le pulizie (sotto compenso);
  • Infine il fai da te, utilizzato soprattutto dai condomini più piccoli, dove si organizzano dei turni per pulire.

Pulizie condominiali: i diritti dei condomini

Può succedere che, durante un’assemblea ci si lasci trasportare dall’idea di risparmiare, votando a favore delle pulizie condominiali fai da te.

Può capitare di ritrovarsi trascinati in questa situazione e, in entrambi i casi si rischia di ritrovarsi pentiti di una scetla frettolosa o forzati da un onere che non si era preventivato di sostenere.

Perciò, se vi ritrovate ad essere forzati nel dover pulire, sappiate che, secondo una sentenza della Corte di Cassazione, non farlo è un vostro diritto, rendendo nulla ogni delibera condominiali che impone il fai da te agli stessi condomini.

Infatti, è possibile obbligare i condomini alla partecipazione delle spese di pulizia, ma non esiste nulla che obbliga gli stessi a pulire personalmente questi spazi.

Perciò, quando si delibera per il fai da te, il consiglio è quello che il voto dei condomini possa raggiungere la maggioranza assoluta.

Al contrario, si rischia che, in ogni momento, uno dei condomini possa ribellarsi alla scelta presa dagli altri e decida di non voler pulire.

Con questa decisione si va incontro all’annullamento della delibera e questo porterebbe ad una nuova riunione condominiale in cui votare o per il privato o per l’impresa di pulizie.

Per maggiori notizie sul condominio e sulla gestione di esso, chiedi informazioni a Studio Alberto Ferrari, il punto di riferimento nella provincia di Rovigo per i condomini!

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