7 passi per scegliere l’amministratore di condominio
7 passi per scegliere l'amministratore di condominio Per la scelta dell'amministratore condominiale, ogni assemblea deve valutare con cura chi sarà in grado di gestire in tutto e per tutto l'intero condominio e chi riuscirà a prenderlo in carica. Se non sai da dove iniziare, ecco 7 regole per scegliere l'amministratore di condominio: 1. Verifica l'esistenza dei requisiti professionali minimi I requisiti minimi consistono nel possesso di diploma di scuola superiore e nell'aver frequentato un corso di formazione base. Inoltre, il D.D. 140 del ministero della Giustizia ha imposto la formazione continua obbligatoria, attraverso la frequenza di almeno 15 ore annuali di corso di aggiornamento. E' altrettanto importante che i soggetto non abbia subito alcuna condanna penale. 2. Non esistono albi professionali specifici per l'amministratore di condominio La legge 4 del 2013 stabilisce che le professioni di questo tipo possano essere regolamentate attraverso il rilascio di una certificazione di conformità. Tale [...]
I compiti dell’amministratore condominiale nel corso del mandato
I compiti dell'amministratore condominiale nel corso del mandato Nel corso del mandato, l'amministratore condominiale deve eseguire determinati compiti e doveri riguardanti la convocazione dell'assemblea, la disciplina delle parti condominiali, la gestione finanziaria, l'azione contro i morosi, la tutela del regolamento di condominio, gli adempimenti fiscali e i registri condominiali. Convocazione dell'assemblea E' obbligo dell'amministratore condominiale convocare l'assemblea dei condomini annualmente e di eseguirne le delibere. Entro 180 giorni dalla chiusura della gestione, l'assemblea deve essere convocata. Essa rappresenta l'organo deliberativo del condominio e nella piccola "democrazia" dello stabile è anche l'organo dotato dei più ampi poteri. La mancata esecuzione delle delibere dell'assemblea costituisce grave irregolarità dell'amministratore di condominio e motivo di revoca giudiziaria. Disciplina delle parti condominiali L'amministratore condominiale è tenuto a disciplinare l'uso delle parti condominiali e l'utilizzo dei servizi nell'interesse comune, in questo senso il codice civile gli fornisce la possibilità di prendere provvedimenti, cioè decisioni che i [...]
Il nuovo amministratore condominiale della riforma
Il nuovo amministratore condominiale della riforma L'avvio della riforma è stata fortemente desiderata sia per i mutamenti tecnici e tecnologici sia per l'evoluzione dei modelli di insediamento abitativo. La legge n. 220/2012 rivoluzione tutti i rapporti che legano amministratori e condomini. Grazie alla riforma infatti, si suppone che gli oltre 50 milioni di cittadini che vivono oggi in condominio, ossia l'85% delle famiglie italiane, otterranno maggiori diritti nei confronti dell'amministratore. Ecco in sintesi tutte le novità della riforma di condominio Un nuovo amministratore condominiale: L'articolo 9 sostituisce l'articolo 1129 del Codice civile in materia di nomina, revoca e obblighi dell'amministratore condominiale, la cui durata della carica è di un anno ed è rinnovata per eguale durata. L'articolo 10 rinnova l'articolo 1130 del Cc, in materia di attribuzioni dell'amministratore condominiale, verso una maggior tutela della trasparenza del suo operato. Con l'articolo 11 viene invece inserito nel Codice civile l'articolo 1130-bis, che [...]
Meglio un amministratore di condominio esterno?
Meglio un amministratore di condominio esterno? La gestione di un condominio, nella sua complessità di spese e documentazioni, è uno tra i compiti più delicati da eseguire, i numeri e i conti da eseguire sono ben precisi e accurati, stando sempre attenti alla normativa vigente. Le "carte in tavola" possono cambiare ed aggiornarsi spesso, è necessario quindi un amministratore di condominio sempre aggiornato e in grado di proporre tutte le iniziative necessarie per l'adempimento legislativo. Ricordiamo che un amministratore di condominio interno può essere votato dagli altri condomini, a meno che il regolamento condominiale non reciti altrimenti. Secondo determinate norme però l'amministratore deve comunque possedere determinati requisiti, ovvero il diploma di scuola superiore e requisiti fiscali per emettere le ricevute legate al suo onorario. I vantaggi di un amministratore di condominio esterno L'amministratore di condominio esterno, è in grado di gestire tutte le controversie legate alle assemblee, momento particolare in [...]
Comunicazione spese detraibili all’Agenzia delle Entrate
Comunicazione spese detraibili all'Agenzia delle Entrate Con il decreto del Ministero delle Finanze con data 1 dicembre 2016 è stato posto in capo all'amministratore di condominio un nuovo adempimento fiscale. Salvo proroghe, entro il 28 febbraio l'amministratore di condominio dovrà mandare all'Agenzia delle Entrate una comunicazione utile per il successivo invio della dichiarazione dei redditi precompilata ai contribuenti. Infatti, l'articolo del decreto specifica che : "gli amministratori di condominio trasmettono in via telematica all'Agenzia delle entrate, entro il 28 febbraio di ciascun anno, una comunicazione contenente i dati relativi alle spese sostenute nell'anno precedente dal condominio con riferimento agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali […]” La comunicazione spese detraibili all'Agenzia delle Entrate è riferita anche “all'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all'arredo delle parti comuni dell'immobile oggetto di ristrutturazione. Nella comunicazione devono essere indicate le quote [...]
Scale condominio: come si distribuiscono le spese
Scale condominio: come si distribuiscono le spese In merito alla ripartizione delle spese per le scale condominio, la riforma ha modificato l'articolo 1124 del codice civile, equiparando gli ascensori alle scale, inoltre ha sostituito il termine "ricostruzione" con il termine "sostituzione", sottolineando il principio per il quale entrambi i beni "sono mantenuti e sostituiti dai proprietari delle unità immobiliari a cui servono". Scale condominio: ripartizione delle spese Le spese sostenute gli interventi alle scale o ad elementi annessi ad esse come rampe, scalini, pianerottoli ecc... vengono suddivise, in base ai principi indicati all'art. 1124 del codice civile: la metà delle spese vanno divise in relazione al valore millesimale delle singole unità immobiliari cui la struttura serve e, per l'altra metà in misura proporzionale all'altezza di ciascun piano dal suolo. Scale nel condominio: l’articolo 1124 codice civile I criteri analizzati dall’articolo 1124, riguardano tutte le spese di conservazione della cosa comune, [...]
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