Come si costituisce un condominio?

Per definire un edificio “condominio”, è necessario che vi siano almeno due unità immobiliari di soggetti che sono anche comproprietari delle parti comuni dello stesso edificio.

In poche parole un condominio si costituisce automaticamente, semplicemente per il fatto che un edificio presenti appartamenti di proprietà diversa ma che usufruiscono di spazi in comune.

Per costituire un condominio perciò non è necessaria nessuna stipula, se esistono le caratteristiche sopra esposte, è fondamentale però che essi rispettino delle regole nem precise che differiscono a seconda della dimensione del condominio e del numero dei proprietari.

Il ruolo dell’amministratore di condominio

Se un condominio non ha bisogno di un atto di costituzione, non si può dire lo stesso per la figura dell’amministratore di condominio.

Per i condomini che presentano più di otto proprietari, è obbligatoria la nomina di un amministratore che gestisca il condominio, cosù come riportato dall’articolo 1129, quarto comma del codice civile:

“Quando i condomini sono più di otto, se l’assemblea non vi provvede, la nomina di un amministratore è fatta dall’autorità giudiziaria su ricorso di uno o più condomini o dell’amministratore dimissionario.”

Perciò, quei condomini che non presentano fino ad otto proprietari, possono designare un amministratore e autoregolarsi.

L’amministratore dovrà quindi accettare il suo incarico, comunicando ai condomini le proprie generalità, il domicilio e i recapiti telefonici.

Per quei condomini con più di 10 condomini inoltre, dovrà obbligatoriamente redigere il regolamento condominiale per la gestione degli spazi comuni e dei servizi.

  • Una volta all’anno almeno deve poi convocare l’assemblea di condominio per l’approvazione del rendiconto condominiale;
  • E’ responsabile poi della gestione dei registri di anagrafe condominiale, verbale delle assemblee, registro di nomina e revoca dell’amministratore e il registro di contabilità e dell’apertura e gestione del conto corrente condominiale.

In presenza di gravi irregolarità fiscali e di gestione, in qualsiasi momento, la maggioranza dell’assemblea può revocare l’amministratore.

Gli adempimenti fiscali dell’amministratore di condominio

L’amministratore di condominio dovrà obbligatoriamente fare richiesta di attribuzione del codice fiscale al condominio recandosi in Agenzia delle Entrate ed utilizzando il modello AA5/6.

Questo è necessario in quanto il condominio è un sostituto d’imposta e perciò deve:

  • Effettuare le ritenute d’acconto del 20% per il compenso dell’amministratore;
  • Effettuare ritenute d’acconto del 4% sui corrispettivi pagati per quelle prestazioni relative a contratti di appalto di opere o servizi;
  • Rilasciare le relative certificazioni;
  • Presentare la dichiarazione annuale dei sostituti d’imposta con modello 770.

L’amministratore di condominio dovrà poi versare l’Imu e la Tasi calcolate sulle aree comuni condominiali.

Il condominio, considerato autonomo soggetto fiscale, può usufruire delle detrazioni fiscali dall’Irpef per spese di riqualificazione energetica o ristrutturazione edilizia sostenute sulle parti comuni degli edifici residenziali.

Per maggiori notizie sul condominio e sulla gestione di esso, chiedi informazioni a Studio Alberto Ferrari, il punto di riferimento nella provincia di Rovigo per i condomini!

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