Condizionatori in condominio: esiste un orario di accensione?

Per l’accensione dei condizionatori in condominio, è necessario rispettare precisi orari, così come per gli impianti di riscaldamento, oppure il loro utilizzo è privo di vincoli?

Per prima cosa, è bene tener presente che, sia l’impianto di climatizzazione invernale, sia quello estivo, devono essere ricondotti agli impianti termici.

Cos’è un impianto termico?

L’art.2 del decreto legislativo n. 192 del 2005 afferma che è da considerare impianto termico, quello

“destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico impiegato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione ed impiego del calore, nonché gli organi di regolarizzazione e controllo. Sono compresi, negli impianti termici, gli impianti individuali di riscaldamento”.

Diverse sono le disposizioni riguardanti gli impianti di climatizzazione estiva: dai controlli sull’efficienza energetica a quelli sulle temperature minime.

Le norme dettate in materia di periodi ed orari di accensione riguardano, come affermato dall’art. 4 del decreto presidenziale, gli impianti termici per climatizzazione invernale, ma non i condizionatori.

Perciò, la legge non prevede nessun tipo di orario per l’accensione dei condizionatori in condominio.

Nonostante l’installazione di condizionatori in condominio non richieda la preventiva autorizzazione dell’assemblea di condominio, trattandosi di un utilizzo della proprietà privata, esistono 5 limiti da rispettare:

  • Obbligo di informare preventivamente l’amministratore;
  • Divieto di ledere il decoro architettonico dell’edificio (l’estetica della facciata);
  • Divieto di installare impianti che, attraverso il loro rumore, diano fastidio ai vicini;
  • In caso di montaggio sulla facciata dell’edificio, l’obbligo di rispettare le distanze minime rispetto agli altri balconi o finestre;
  • Obbligo di rispettare la normativa urbanistica e pertanto, le autorizzazioni del Comune.

Possono essere imposti dei limiti?

Il regolamento di condominio, se di natura contrattuale, può sicuramente prevedere dei limiti all’utilizzo.

Nel caso questi limiti non siano espressi nel contratto condominiale, colui che vorrà installare il condizionatore in condominio, dovrà sottostare almeno ai seguenti limiti:

  • Garantire il pari uso della cosa comune a tutti i condomini;
  • Garantire la sicurezza e la statica dell’edificio;
  • Garantire il rispetto del decoro architettonico.

Il regolamento comunale invece non impone limiti, in quanto non è previsto dalla legge.

L’unico limite sono le sanzioni per eccessiva rumorosità.

Il condominio, deve sempre tener presente che l’unità esterna del proprio condizionatore in condominio deve avere una rumorosità estremamente limitata.

Infatti, esso deve rientrare all’interno della normale tollerabilità, un concetto molto elastico e molto incerto in quanto volto alle più difformi interpretazioni ed applicazioni.

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