Il nuovo amministratore condominiale della riforma

L’avvio della riforma è stata fortemente desiderata sia per i mutamenti tecnici e tecnologici sia per l’evoluzione dei modelli di insediamento abitativo.

La legge n. 220/2012 rivoluzione tutti i rapporti che legano amministratori e condomini. Grazie alla riforma infatti, si suppone che gli oltre 50 milioni di cittadini che vivono oggi in condominio, ossia l’85% delle famiglie italiane, otterranno maggiori diritti nei confronti dell’amministratore.

Ecco in sintesi tutte le novità della riforma di condominio

Un nuovo amministratore condominiale:

  • L’articolo 9 sostituisce l’articolo 1129 del Codice civile in materia di nomina, revoca e obblighi dell’amministratore condominiale, la cui durata della carica è di un anno ed è rinnovata per eguale durata.
  • L’articolo 10 rinnova l’articolo 1130 del Cc, in materia di attribuzioni dell’amministratore condominiale, verso una maggior tutela della trasparenza del suo operato.
  • Con l’articolo 11 viene invece inserito nel Codice civile l’articolo 1130-bis, che disciplina il rendiconto condominiale.
  • L’articolo 12 modifica infine l’articolo 1131 del Cc, chiarendo a quale norma si intende fare riferimento.

L’amministratore condominiale diventa una figura obbligatoria all’interno di condomini che comprendono più di 8 condòmini.

Per quanto riguarda i requisiti per la nomina , rispetto al passato sono stati innalzati:

  • La persona è infatti tenuta a possedere un diploma di scuola media superiore;
  • Deve superare un corso di formazione professionale;
  • Frequentare sistematicamente attività formative.

Tra le novità più importanti emerge una serie di elementi che l’amministratore condominiale è chiamato a fornire ai condomini, in termini di conoscenza e pubblicità, per consentire loro di valutare le rispettive qualifiche ed il rispettivo operato.

In questo senso, l’amministratore condominiale a cui sia richiesto, all’atto dell’accettazione della nomina dovrà presentare una polizza di assicurazione per responsabilità civile, a garanzia degli atti compiuti nello svolgimento del mandato.

Seguono poi:

  • L’obbligo di passare le somme ricevute a qualsiasi titolo dai condomini o da terzi, nonchè quelle erogate per il condominio, su uno specifico conto corrente postale o bancario intestato allo stesso;
  • L’obbligo di agire, eccetto in caso di dispensa da parte dell’assemblea, per la riscossione forzosa delle somme dovute dagli obbligati, entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio nel quale il credito è esigibile.

Sono stati standardizzati anche i comportamenti per i quali può disporsi la revoca dell’incarico.

L’attenzione che l’amministratore condominiale dovrà riporre nel rispetto della normativa è massimo: il mancato adempimento (ad esempio irregolarità fiscali o mancata apertura del conto condominiale anche da parte di un solo condominio, può provocarne la revoca.

Alberto Ferrari è l’amministratore condominiale di riferimento nel territorio di Rovigo, con la sua esperienza nella gestione di più di 100 condomini, sa come affrontare e gestire ogni esigenza con cura e professionalità.

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