Revoca amministratore di condominio: chi può farlo?

Nella gestione del vostro condominio avete un amministratore inadeguato, scorretto e che non vi ascolta? vi sono una serie di strumenti per attuare la revoca amministratore di condominio, vediamoli in questo articolo.

Le procedure per la revoca amministratore di condominio

Innanzitutto, ricordiamo che l’amministratore di condominio ha compiti precisi e un mandato temporaneo: il suo incarico dura un anno e viene riconfermato ogni volta dall’assemblea con una delibera specifica.

Ma se volessimo sostituire l’amministratore di condominio prima della fine dell’anno? i nostri desideri si possono avverare, considerando però due opzioni:

  • “Con giusta causa”: nessuna conseguenza e può richiederlo anche un solo condomino.
  • “Senza giusta causa”: in questo caso l’amministratore può richiedere il compenso previsto fino alla fine dell’anno ed anche un risarcimento dei danni.

CHI CONVOCA L’ASSEMBLEA?

L’assemblea dei condomini, in ogni momento in cui il rapporto di fiducia si esaurisce, la maggioranza può decretare la revoca del mandato e nominare un nuovo amministratore.

L’amministratore procederà a consegnare tutta la documentazione dell’anno in corso e di quelle passate, mentre quello nuovo dovrà verificare la correttezza delle informazioni inviando ai condomini l’estratto conto e verificando i movimenti del conto corrente di condominio.

Ma per fare questo è necessario convocare l’assemblea  in modo corretto.

La convocazione dell’assemblea

La convocazione dell’assemblea deve arrivare a chiunque ne abbia diritto tramite posta raccomandata  o per raccomandata a mano cinque giorni prima della data di prima convocazione.

La convocazione deve essere completa di:

  • Ordine del giorno
  • Luogo, data e orario in cui si svolgerà la riunione
  • Nominativo
  • Firma dei convocanti

Vengono stabilite due date, le quali dovranno essere riportate con i relativi orari. Le riunioni di condominio è difficile che si svolgano in prima convocazione essendo necessari quorum più alti per prendere decisioni.

La seconda convocazione dovrà essere a non più di 10 giorni della precedente.

Le “giuste cause” per la revoca amministratore di condominio

L’art. 1129 c.c. stabilisce una serie di “giuste cause” per le quali si può revocare l’incarico:

  1. La mancata convocazione dell’assemblea per l’approvazione del rendiconto condominiale;
  2. La mancata esecuzione di provvedimenti giudiziari e amministrativi, così come di deliberazioni dell’assemblea;
  3. La mancata apertura ed utilizzazione del conto corrente condominiale;
  4. Modalità di gestione che creano confusione tra il patrimonio condominiale e quello personale dell’amministratore;
  5. Aver omesso di curare l’azione giudiziaria  per la riscossione delle somme dovute al condominio con la conseguente esecuzione coattiva;
  6. L’inosservanza degli obblighi rispetto alla tenuta dei registri condominiali quali anagrafe, contabilità, nomina/revoca amministratore e verbali;
  7. La mancata, incompleta o inesatta comunicazione dei propri dati anagrafici, professionali e del codice civile.

Per essere sempre sicuro di avere una gestione e un’ osservanza alla legge ottimale da parte del vostro amministratore di condominio, Studio Alberto Ferrari ti propone i suoi servizi di gestione sempre al passo e sempre precisi.

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