Liti in condominio: quali sono le principali cause e come rimediare

Il condominio è la realtà di vita di molti italiani. Proprio per questo motivo è anche il primo ambito contenzioso.

Spesso accadono liti che potrebbero semplicemente risolversi con una maggiore comunicazione tra le persone, ma molto spesso si sente motivare la scelta della controversia con un “questione di principio”.

Ma quale sarebbe l’effettivo principio secondo cui si “intasano” le aule di giustizia?

Di seguito vi riportiamo alcuni casi in cima alla classifica delle liti in condominio:

  1. Odori insopportabili: solitamente provenienti da altri appartamenti e legati all’utilizzo della cucina;
  2. Rumori molesti provenienti da altri appartamenti come ad esempio la televisione o radio ad un volume eccessivo, scarpe col tacco (difficili da evitare in certi casi), spostamento dei mobili, ecc…
  3. Animali domestici: uno dei motivi più diffusi tra le liti in condominio come ad esempio i cani che abbaiono eccessivamente e in orari non ottimali, animali che attaccano altri condomini, che sporcano il cortile e più se ne ha più se ne metta!
  4. L’utilizzo delle parti comuni è una delle principali cause di liti in condominio: auto parcheggiate in malo modo, materiali depositati negli androni, terrazze utilizzate come ripostigli ecc…!
  5. Problemi legati ai giardini condominiali: bambini che giocano a parlone e che urlano, persone che parlano a voce alta disturbando la quiete del condominio, ecc…
  6. A volte possono succedere liti legate all’amministratore di condominio: disinteresse per le vicende condominiali, richieste inevase, lavori non eseguiti, manuntenzioni non effettuate,ecc…
  7. Piante e balconi: innaffiatura eccessiva, foglie che cadono, tovaglie e tappeti sbattuti dal piano superiore, panni stesi che sgocciolano o ancora mozziconi di sigaretta gettati dalla finestra.

Liti in condominio: il ruolo dell’amministratore di condominio

Quando, nelle liti in condominio, l’amministratore ha il dovere di intervenire? in due casi principali:

  • Quando c’è una precisa violazione del regolamento condominiale, come as esempio spazi in cui non è permesso parcheggiare, non rispettare le ore di riposo previste dal regolamento, ecc…
  • Quando i problemi condominiali riguardano le aree comuni come bambini che giocano dove è vietato, casi di imbrattamento, ecc…

L’amministratore non ha invece il dovere di intervenire nei casi in cui le controversie tra condomini sono private. Tuttavia, è comunque consigliabile informare l’amministratore di queste liti condominiali.

A volte infatti, un suggerimento o un consiglio dal vostro amministratore possono rivelarsi utili per allontanare la causa legale.

La mediazione nelle liti in condominio

Avete forse tentato la strada della diplomazia o avete interpellato l’amministratore, ma comunque non siete arrivati ad una soluzione pacifica dei vostri “problemi condominiali”?

Arrivati a questo punto, prima di ricorrere la tribunale, la mediazione obbligatoria gioca il suo ruolo.

Cos’è la mediazione? significa che le parti coinvolte devono cercare di giungere ad una conciliazione, prima di poter spostare la controversia nelle aule di un tribunale.

Non vi sono categorie di problemi condominiali esclusi dalla mediazione ed essa dev’essere tentata davanti ad un organismo mediatore autorizzato dal Ministero.

Tutte le violazioni delle disposizioni del codice civile in materia di condominio sono oggetto di mediazione e lo sono anche i casi in cui le delibere condominiali vengono impugnate.

Per maggiori notizie sul condominio e sulla gestione di esso, chiedi informazioni a Studio Alberto Ferrari, il punto di riferimento nella provincia di Rovigo per i condomini!

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